Matter e Thread hanno di recente riscosso un notevole interesse nel panorama domotico, il motivo? Perché promettono di rendere la Smart Home più semplice e universale.
Le aziende competono per imporre il proprio standard tecnologico e i produttori devono decidere quanto più compatibili vogliono rendere i loro dispositivi.
Solo creando una rete di comunicazione totalmente integrata si possono infatti sfruttare i benefici e le potenzialità dei dispositivi domotici connessi che da “singoli elementi” si trasformano in un “sistema complesso e variegato” chiamato IoT (Internet of Things, cioè Internet delle Cose).
Il punto di incontro tecnologico che permette compatibilità universale non è ancora possibile ma, Matter e Thread sono le scelte tecnologiche che i più importanti vendor hanno scelto di implementare per aumentare la compatibilità dei propri prodotti.
Matter è un protocollo di comunicazione software che sfrutta (anche) il protocollo di comunicazione hardware Thread, per reti mesh.
Vi invitiamo a leggere l’Articolo “I protocolli dell’IoT”.
Matter permette un unico linguaggio, il suo ma, a differenza di altri è aperto e quindi più facile per ogni produttore implementarlo.
Lo sviluppo tecnologico è spesso frenato dalla competitività delle aziende che cercano di imporsi sulle altre ma, in questo caso, sono state proprio le aziende produttrici di dispositivi smart più importanti a volere uno standard, necessario per ridurre i costi di produzione.
La creazione di un linguaggio unico associato a un protocollo aperto, adottati da tutti i produttori di dispositivi, può rappresentare la chiave del successo della Smart Home, far crescere il mercato e semplificare la vita dei produttori, dei system integrator e degli utilizzatori finali.
Il nuovo standard “open-source” chiamato Matter è stato sviluppato da oltre 200 aziende sfruttando tecnologie già mature e disponibili universalmente. È approvato dalla CSA (Connectivity Standards Alliance) di cui fanno parte le principali aziende tech della Smart Home come Amazon, Google, Apple e Samsung.
Matter nasce nel 2019 come “CHIP” (Connected Home over IP) con l’intento di creare uno standard universale per la Casa Connessa su Rete IP, semplice da integrare e facile da utilizzare.
Non è un vero e proprio protocollo ma piuttosto un “linguaggio universale” (in gergo tecnico “application layer”) che si appoggia al protocollo IP e definisce il modo in cui i dispositivi domotici si parlano tra loro.
Non ha la pretesa di sostituirsi ai sistemi proprietari utilizzati per il controllo e la configurazione dei dispositivi ma vuole affiancarsi utilizzando un linguaggio comprensibile da tutti i prodotti, i brand e le soluzioni hardware e software.
Basta alimentare il dispositivo domotico con protocollo Matter, digitare un codice (setup code), scansionare il QR Code, avvicinare il dispositivo allo smartphone oppure pronunciare un comando vocale per aggiungerlo al sistema domotico e configurarlo automaticamente.
Matter non è un semplice standard di interoperabilità connesso perché può funzionare anche offline, ovvero permettere il controllo dei dispositivi Smart Home anche senza connessione internet.
Il controllo locale tramite Wi-Fi e protocollo Thread (vedi sotto) sulla rete LAN è più semplice e veloce perché non serve inviare la richiesta al cloud e attendere la risposta.
È un protocollo “aperto”, creato da Nest e altre aziende nel 2014 e basato sullo stesso protocollo di comunicazione wireless di Zigbee con connessione di rete “mesh” (a maglia).
Thread opera a livello hardware. Per questo motivo deve essere previsto in fase di progettazione del dispositivo che fungerà da border router e non semplicemente aggiunto in un secondo momento senza la necessaria predisposizione hardware.
Si.Va.F. Informatica rende efficienti le aziende sfruttando le migliori proposte del mercato e, scegliendo sempre soluzioni che garantiscano la massima compatibilità e resilienza nel tempo.