Fin dall’antichità vicino al mercato furono creati ambienti per stoccare, conservare e avere a disposizione le merci da vendere o utilizzare. Pubblici e privati, aperti o chiusi, come si è arrivati alla teoria dello stoccaggio intelligente?
Oggi il magazzino è oggetto di studio continuo per ottimizzarne i costi ed efficientare il processo di conservazione e prelievo successivo delle merci contenute.
Il costo del magazzino
Il processo di recupero delle merci da posizioni di stoccaggio specifiche per soddisfare gli ordini dei clienti, il “picking” di solito costituisce oltre il 55% del costo totale del magazzino.
Fattori importanti e cardini di ogni studio per l’efficienza del magazzino sono :
- Disposizione e struttura del magazzino
- Processi di prelievo, politiche di allocazione dello stoccaggio e politiche di instradamento
- Eventuali Vincoli relativi
- Risultati osservati, in termini di output e indici di performance
- Settori industriali
Lo spazio
Le politiche di assegnazione dello spazio di archiviazione riguardano l’assegnazione dei prodotti alle ubicazioni di stoccaggio in un magazzino. La letteratura discute tre tipiche strategie di allocazione :
assegnazione casuale; assegnazione di stoccaggio dedicata, in cui gli articoli vengono assegnati alle posizioni sugli scaffali in base alle caratteristiche dell’articolo (ad es. dimensioni, peso o tasso di utilizzo) e stoccaggio basato su classi, in cui il magazzino è suddiviso in zone in base alle caratteristiche dell’articolo, con allocazione dello stoccaggio in ciascuna zona essendo casuale.
La strada
Il problema dell’instradamento del picker, invece, può essere descritto come la determinazione delle sequenze in cui gli articoli devono essere raccolti nel giro di prelievo per ridurre al minimo il tempo/distanza di viaggio.
Indipendentemente dal fatto che vengano utilizzate semplici euristiche o procedure ottimali, l’obiettivo delle politiche di instradamento è ridurre al minimo la distanza percorsa dal selezionatore. Le procedure ottimali offrono la soluzione migliore ma possono portare a percorsi confusi.
Esistono algoritmi per calcolare il tempo migliore ma, i vincoli fisici imposti dalla struttura di un magazzino già costruito, possono essere ostacoli e inibire le possibilità di miglioramento.
Conclusione
Non esiste al momento una teoria onnicomprensiva che aiuti le aziende a progettare o riorganizzare i magazzini, a partire da situazioni comuni o specifiche perché la realtà è necessariamente dinamica.
Progettare corridoi stretti e scaffalature alte o percorsi multipli ad immagazzinamento variabile, che possono essere due configurazioni estreme nei layout, comporta effettuare una scelta a monte che preclude a cambiamenti nel tempo.
Il Covid ha palesato l’impossibilità a determinare con sicurezza il futuro infatti, gli stoccaggi “agili” dei magazzini a capacità ridotta hanno subito un contraccolpo considerevole, rispetto a quei magazzini enormi considerati fino a quel momento dei veri e propri brontosauri dello stoccaggio.
L’arrivo di AGV, cobot e dei sistemi di picking intelligente, stanno rivoluzionando la progettazione dei nuovi magazzini. (leggi il nostro articolo sulla logistica 5.0)
SiVaF Informatica è sempre aggiornata sulle più recenti tecnologie per i magazzini, così come è presente nei depositi dei propri clienti affiancandoli nel trovare soluzioni adeguate, sia dal punto di vista tecnologico, logistico o economico.
Chiedici un consulto per come organizzare meglio il tuo magazzino, quale tecnologia utilizzare e come ottimizzare i costi o le spese da affrontare.