Per le aziende che vivono una realtà lavorativa non digitale, che sono consapevoli del ritardo e che però vogliono sopravvivere all’ondata riformista di questa rivoluzione.
Premessa
Se un’azienda non è ancora riuscita a iniziare il processo di digitalizzazione dopo 20 anni di annunci e proclami da parte di esperti e consulenti del settore, ma è ancora competitiva e magari è leader del proprio settore grazie alla forte competenza ed esperienza del personale, può dipendere da due motivazioni principali; la tecnologia per questa azienda non è mai stata abbastanza matura o, mancano le competenze tecniche sia internamente nel management che esternamente nei consulenti per realizzare soluzioni sostenibili.
Finalmente sostenibili
La parola d’ordine in questo periodo è “SOSTENIBILITÀ”. Sostenibilità economica, ambientale e sociale. Miglioramenti per tutto e tutti è davvero un ’obiettivo alla portata di tutti ?
La tecnologia presente ha raggiunto il break even point della sostenibilità ? La risposta è sì.
Oggi come mai prima d’ora la tecnologia è accessibile grazie alla sua complessità. Potrebbe sembrare un paradosso ma la spiegazione è semplice quanto complesso è stato arrivare a questo punto, le capacità intellettive del software sono tali che, da una parte l’ingegneria informatica è talmente complessa che non è più possibile una produzione interna, dall’altra la comprensione intelligente del comportamento e del volere umano, permette un suo utilizzo più intuitivo e naturale.
I punti di forza dell’Industria 3.0
Prima dell’era dei computer i valori erano rappresentati dalle persone, dalla loro esperienza e dalle loro capacità tecniche, siano esse utilizzate nella manualità che nell’utilizzo dei macchinari a loro disposizione.
I manager erano presenti costantemente in impianto per rilevare, conoscere ogni dettaglio per poi prendere una decisione frutto di istinto, conoscenza ed esperienza.
I tecnici sviluppavano un rapporto simbiotico con il macchinario di cui arrivavano a conoscere ogni vibrazione, ogni suono, ogni elemento, spesso umanizzandolo con nomi o epiteti affettuosi.
Il rapporto uomo macchina c’era già, era stretto, approfondito e spesso monogamo ma portava a risultati eccezionali in termine di qualità e produttività, quando questo avveniva, quando c’era una sorta di abnegazione verso il proprio lavoro, quando questo era l’unico metodo di fare le cose.
I punti di forza dell’Industria 4.0
Si passa dalla visione dell’uomo alla visualizzazione dei dati reali acquisiti. Ora il valore sono i numeri, le informazioni corrette e la velocità con cui queste sono disponibili. Il passo in avanti è stato quello di aggiungere in tempi rapidi “funzionalità” alle persone, esattamente come avviene per le applicazioni, ai lavoratori sono stati forniti strumenti nuovi, nuove capacità interpretative, di conoscenza e analisi.
Tutti i lavoratori possono così essere esperti quanto se non di più dei loro colleghi 3.0, in meno tempo, con maggiore sicurezza e tranquillità. Grazie alla possibilità di verifica e controllo in tempo reale, alle banche dati e alla storicizzazione, l’azienda non rischia di perdere valore se il lavoratore tecnico non è disponibile o non ha ancora appreso completamente i segreti del mestiere.
I punti di forza dell’Industria 5.0
Relativamente all’obiettivo del post, il vantaggio enorme che questa nuova rivoluzione offre è il miglioramento delle condizioni del lavoratore.
Migliorando le prestazioni dei tecnici e del management, l’azienda ha la possibilità di liberarsi dalle attività a zero valore aggiunto, delegandole a macchine intelligenti per sfruttare così le vere potenzialità del personale umano che ovviamente non sono espresse in quelle attività ripetitive, usuranti e stressanti.
Si è raggiunto un livello di consapevolezza generale nella necessità del benessere del lavoratore, cardine di ogni attività produttiva e fulcro della prosperità dell’azienda, un lavoratore felice è un lavoratore più produttivo e fidato.
Come passare da Industria 3.0 a Industria 5.0
Non è possibile saltare la digitalizzazione 4.0 ma è possibile sfruttare le moderne tecnologie per passare più velocemente da una situazione pre-digitale ad una addirittura virtuale. Infatti, alcuni passaggi che hanno caratterizzato i tempi lunghi e i costi alti della digitalizzazione degli ultimi anni, si possono effettuare con maggiore facilità grazie all’intelligenza artificiale.
La condivisione delle informazioni, che è aumentata esponenzialmente da quando è arrivato l’IoT, garantisce affidabilità. Ogni intervento che viene effettuato in ottica 5.0, si basa su esperienze acquisite, analizzate e quindi dalla maggiore garanzia di efficacia.
Per uscire velocemente da Industria 3.0
Gli strumenti a disposizione sono molti ma l’obiettivo è solo uno, digitalizzare.
Sia che si tratti di acquisire dati di processo che di seguire una procedura lavorativa, solo digitalizzando ogni aspetto si potrà passare all’era del 5.0. La digitalizzazione nel 2023 è potenziata dall’intelligenza artificiale.
Si.Va.F. suggerisce di utilizzare dispositivi IoT dal basso costo. Un costo sostenibile permette di aumentare i punti di rilevazione fino ad avere una copertura completa di ogni aspetto delle aziende di produzione.
Grazie alla capacità di analisi dei tecnici, all’expertise del management e al calcolo probabilistico degli algoritmi, è possibile uscire da questa condizione obsoleta in pochi mesi anche con costi sostenibili.
L’unico nemico del progresso umano è l’uomo
Spesso si sente dire che se il personale non è coinvolto o è ostile, i cambiamenti non hanno successo, ed è verissimo.
Ma qual’è la causa di questa avversità di cui tanto si sente parlare ? Pigrizia, svogliatezza, condizioni economiche o paura del nuovo, sono le cause facili a cui si dà la colpa, sono però motivazioni valide nell’era 3.0.
Nell’era del 5.0, queste problematiche sono state superate, infatti la familiarità con la tecnologia lavorativa che si confonde con quella personale, fa sì che oggi siano gli utenti stessi a stupirsi dell’assenza di questi comfort sul posto di lavoro.
La tecnologia ora è facile ed intuitiva, la utilizziamo quotidianamente e consapevolmente per migliorare la vita privata al punto che ne sentiamo la mancanza sul posto di lavoro.
SiVaF Informatica crea percorsi di sviluppo sostenibile per le aziende
A prescindere dal punto di partenza le aziende possono scegliere tempi e modalità di sviluppo, sfruttando le più recenti tecnologie per ottenere risultati in tempi rapidi e con la garanzia dell’efficacia data dall’esperienza acquisita in oltre vent’anni di digitalizzazione 4.0.
Seguiamo le aziende in ogni aspetto direttamente e con il supporto di partner altamente qualificati. Copriamo ogni aspetto dell’area produttiva, dal benessere dei macchinari obsoleti a quello dei nuovi lavoratori, grazie al nostro metodo, alle moderne tecnologie e alla stretta collaborazione con i clienti, non garantiamo semplicemente il risultato ma lo registriamo e ve lo mostriamo grazie al nostro software.